A cura di Augusto Vitale
(2006) Ritrovare il mare, Clean Edizioni
Nell’attività di trasformazione del territorio assai spesso le esigenze dello sviluppo mortificano i valori fisici e le qualità del territorio non valutabili come bene economico, prevalendo quindi sul raggiungimento del rapporto armonico tra la collettività e l’uso del suo habitat, che per molti secoli ha costituito il motivo conduttore delle trasformazioni dell’ambiente costruito. Per contrastare tale aberrante atteggiamento, è necessario invece affermare modalità operative che non si affidino più alla inderogabilità di codici di regole, ma alla consapevole individuazione del rapporto tra le qualità e le vocazioni ambientali ed i “sistemi” di strumenti di trasformazioni coerenti, cioè non su vincoli e standard ma su articolate valutazioni di compatibilità. Il progetto ambientale, che da ciò scaturisce, è infatti il frutto di una matura esperienza cognitiva e ideativa e si colloca oggi tra le esperienze più ricche di complessità e di interdisciplinarità della cultura architettonica. Dalle vicende della città di Napoli emerge un atteggiamento diffuso di disinteresse manifestato nel passato dalla città verso il suo mare, che ha provocato in alcune zone la netta separazione tra mare e terra e l’esclusione dell’accesso al mare, ed in altre zone l’abbandono fisico e il degrado.
In relazione ad una forte inversione di tendenza manifestata in questi ultimi anni dall’Amministrazione Comunale, il gruppo di studio del Dipartimento di Progettazione Urbana ha eseguito una indagine, commissionata dalla stessa Amministrazione, sui caratteri ambientali, spaziali e architettonici della fascia di territorio comunale limitrofa al mare, studiandone le caratteristiche naturalistiche, antropiche e storiche ed il sistema di connessioni tra la costa vera e propria e l’habitat naturale ed umano a ridosso di essa. L’obiettivo di tali studi, di cui questo volume costituisce l’esito, è consistito nell’individuazione delle condizioni per una migliore accessibilità della città al mare e nella definizione delle condizioni atte ad incrementare le qualità e la fruibilità delle aree interessate dal contatto tra terra e mare. Per raggiungere tali obiettivi, il gruppo di ricerca si è proposto un programma di lavoro la cui caratteristica principale è consistita nella articolazione multidisciplinare e quindi nell’incontro proficuo ed attivo di ricercatori provenienti da diverse aree disciplinari, attinenti a tutte le problematiche provenienti dagli obiettivi fissati e dalla complessità del tema.
10 ott 2006