(1982) Lo spazio pedonale e la città, SEN
Sollecitare e proporre il camminare a piedi non solo è liberare aree urbane dell’auto, significa anche indicare tracciati abbreviativi, percorsi organici e non episodi, agevolare la percorrenza attraverso dispositivi meccanici integrativi, infine rendere confortevole il percorso attraverso un adeguato arredo urbano… Insomma? In sostituzione dell’attuale “terra di nessuno”, è necessario proporre uno spazio collettivo in un luogo per “stare e camminare” per riconoscersi e conoscersi.
Aldo Capasso
Tutti pianificatori e pianificai, amministratori ed amministrati, ciechi di fronte al paradosso topologico delle nostre, hanno preteso di far circolare pedona e veicoli reali in categoria mentali irreali, come voler entrare fisicamente nei tasselli logo-logicamente reversibile di Maurits Cornelis Escher.
Antonio Niego
La questione urbana ha aspetti aspetti molteplici e non sempre uguali in ogni situazione: fare-spazio, privilegiando l’effimero, il caduco, l’impalpabile contro il solido, il perenne, il consistente significa privilegiare l’organizzare delle cose vivendi – la crescita delle piante, l’erba di un prato, lo scorrere dell’acqua – sull’organizzazione delle cose inanimate come le pietre, le case, le strade.
Eduardo Vittoria